mercoledì 19 maggio 2010

Wrenchmonkees - Copenaghen
















Esistono persone per le quali le passioni contano più di ogni altra cosa. Per loro l’idea d’intraprendere una professione poco emozionante, lontana dalle proprie attitudini, non è solo una prospettiva poco allettante ma equivale letteralmente a morire dentro. E allora eccole rincorrere i propri sogni con coraggio, con incoscienza, col solo obiettivo di sentirsi vivi, padroni del proprio tempo, pronti ad affrontare le inevitabili difficoltà senza farsi abbattere. È questo il caso della crew Wrenchmonkees di Copenaghen. Nel loro caso il sogno è rappresentato da un telaio, due ruote e un motore, dalle mani sporche di grasso e dal piacere di salire in sella a creature uniche, nate da un progetto personale, rielaborate a piacimento attraverso la propria immaginazione con elementi spesso realizzati su misura. Creature con le quali manifestare la peculiarità che caratterizza ogni singolo individuo, con cui assaporare la libertà che solo un mezzo a due ruote sa regalare, tanto più se unico e personale, appunto.

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